Arrivata a Faenza i cartelli autostradali hanno iniziato a minacciare tutti noi conducenti di una coda che si era formata a Castel San Pietro, 4km IN CRESCITA! Che per un pendolare equivale alla peggior minaccia! Quindi ho deciso di uscire ad Imola.
Normalmente in estate, andando a Cattolica ogni venerdì sera, arriviamo proprio fino ad Imola facendo la strada normale poi ci immettiamo in autostrada per evitare il caos che regna sovrano a Bologna, ma siccome l'avrò fatta due volte come autista e comunque sempre di notte, non me la ricordo proprio bene, bene, figurarsi farla a ritroso.
Chiamo mia madre per avere delucidazioni:
"Mamma sono ad Imola , punto verso Molinella, ok?"
"Sì, sì, vai sempre dritto, verso Conselice fai le rotonde ma vai dritto quando arrivi al parco acquatico curva a sinistra poi arrivi a Spazzate Sassatelli e vai a destra poi tieni per Campotto all'incrocio (?) vai verso Molinella però devi passare per Marmorta poi sai che devi passare il ponte tra San Pietro Capofiume e Santa Maria Codifiume fai il semaforo che va a destra poi giù a sinistra poi trovi sicuramente i cartelli per Poggio!"
"Ok dopo la so, ciao!"
Non avevo capito quasi un cazzo!
Mentre cercavo di fissare le idee mi chiama Oscar!
Gli racconto che sto girando per la baluba Imolese e chiacchieriamo un po' ... Quanto basta per non capire più dove sto andando.
Metto giù trovo un'altra chiamata importante... Altri 20 minuti al telefono... Altri 20 minuti in cui ho girovagato a sentimento!
Il problema è che Marmorta e Campotto sono due paesi presenti solo sulle cartine e sui segnali stradali blu, quelli a freccia, ma nella realtà quotidiana, quella dell'autista che non passa di lì di sua spontanea volontà, non esistono, sono paesini fantasma!
Tu esci dall'autostrada ad Imola e dopo Imola non c'è più niente! Il vuoto! Finisce il mondo civilizzato! Solo campi a perdita d'occhio!
Richiamo mia mamma:
"Dove sei?"
"Ad Argenta!"
Ho guidato 3 ore, di cui una con la testa spiaccicata al cristallo dell'auto in attesa di scorgere qualcosa, un segnale o un segno della divina provvidenza che fosse d'aiuto, in quella posa tipica degli autisti che si sono persi e contro cui immancabilmente inveisco senza pietà!
Non li guarderò mai più con gli occhi di una volta!
PS: tutto ciò perché non avevo voglia di montare il navigatore!
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