Dopo una serie di foto da far invidia al calendario Pirelli (attaccata al muro, arrampicata alla bicicletta, dentro al negozio del barbiere...) siamo finalmente arrivati alla Regina del Bosco, aveva iniziato a piovere con un po' più enfasi quindi avevamo accarezzato l'idea di entrare dal portico, ma tutti gli ospiti ci attendevano nel patio ed io avevo studiato in ogni particolare, con Filippo, uno dei musicisti (ma anche commercialista e carissimo amico) la colonna sonora della giornata... Dovevamo entrare obbligatoriamente dal giardino!
Dopo un po' di tentennamenti Gilberto, il proprietario, è venuto a prenderci alla macchina con un romanticissimo ombrellino bianco... potevamo procedere secondo i piani! Finalmente mi sono tolta il velo ed ho indossato un paio di fichissimi occhiali da sole studiati e ricercati dal mio ottico di fiducia (Ottica Punto di Vista) apposta per l'occasione, e mentre risuonavano le note di Everytime dei Kolors, abbiamo percorso il sentiero super euforici!
Del meraviglioso e tanto agognato buffet di benvenuto abbiamo assaggiato poco, ovviamente dopo tanto rigore avevamo voglia entrambi di scioglierci un po' insieme ai nostri amici, un paio di brindisi qua e là , qualche selfi, e rapidamente gli ospiti hanno iniziato ad accomodarsi verso il salone... Nel frattempo due salsiccette me le sono mangiate, anche perché la giornata si preannunciava lunga ed era indispensabile fare del fondo!
Non vedevo l'ora di fare il grande ingresso, sapevo che la sala era meravigliosa, tutta bianca, maestosa e gremita dai 160 invitati seduti ai 18 tavoli rotondi ... Poi la band (Branco) ha iniziato a suonare la marcia, una versione rock della più classica delle marce nuziali, l'equivalente di tre Redbull in vena! Ci siamo presi per mano e abbiamo varcato le porte del salone carichi come due mine, carichi di quel l'entusiasmo che mi auguro non venga mai a mancare nella nostra famiglia.
Non voglio tediarvi, vi annoiereste a leggere quanto era buono il risotto alla Vecchia Modena, o i fagottini ricotta pere e gorgonzola, o quant'era morbido l'arrosto ai funghi, ma un paio di momenti salienti li condivido volentieri!
Per il ballo degli sposi, anche se in realtà abbiamo ballato dall'inizio alla fine, non riuscivamo proprio a stare seduti al nostro tavolo, avevo chiesto a mia cugina Marica di interpretare insieme a Fabio, il cantante, The Time OF my life (Dirty Dancing ), così si sono abbassate le luci e a modo nostro è stato romanticissimo fingersi Jennifer Grey e Patrick Swayze, ho fatto anche il salto!!! Ma la cosa che mi ha mandato in fibrillazione è che, esattamente come succede nel film, verso metà canzone i miei amici si sono alzati da tavola e si sono uniti a noi!!!
Per il taglio della torta, l'entrata della super mille foglie con crema chantilly è stata accompagnata da Iris (Go Go Dolls) e Breathe (Midge Ure) ... Se vi capita provate ad ascoltare in serie questi due brani, immaginate la sala in penombra e questa torta circondata da fiamme che viene verso me ed Oscar che ci teniamo per mano... Sul primo ritornello di Breathe l'emozione è così forte che potete sentire i peli delle gambe crescere! Io l'ho testato quest'estate su mio padre, dovevo fare una prova, glie le ho fatte sentire mentre gli descrivevo la scena , ha pianto! Bingo!
Ultimo ma non per importanza, il lancio del bouquet. Inizialmente questa canzone doveva essere la mia colonna sonora per l'entrata in chiesa, ma il prete non ha voluto quindi l'ho riadattata per questo momento, antico come Noè , ma che scalda ancora gli animi delle donne. Così mentre Marica cantava I say a little preyer (Aretha Franklin) ho reso speranzosa un'altra ragazza con il mio mazzo di orchidee .
Poi abbiamo ballato e ci siamo alcolizzati allegramente fino alle 22!
Se la giornata è stata meravigliosa un grosso "Grazie" dobbiamo farlo a Rossella, la nostra dolcissima baby sitter, che ha accudito Penelope tutto il giorno e tutta la settimana precedente al matrimonio.
Grazie bellissima Rossi perché sei riuscita a non farle mai perdere il sorriso!
Penelope che quel giorno é stata un po' trascurata dalla sua mamma e dal papà , ma era in ottime mani e ogni volta che incrociavo il suo sguardo vedevo riflessa nei suoi occhi la felicità che portavo nei miei.
Ps: non scorderò mai, mai, finché avrò memoria, il suo volto che si é illuminato la prima volta che mi ha vista con l'abito da sposa, prima di uscire di casa, mi ha guardata bene, mi ha studiata tutta e appena ha capito che ero io ha spalancato quella boccuccia in un sorriso dolcissimo come se volesse dirmi: "Mamma sei bellissima!"
What a lovely Day!

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