Ettore

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martedì 13 ottobre 2015

La cerimonia #weddingdenoscar

Ad aspettarmi, fra parenti ed amici, c'era anche la "Sposa finta" il primo scherzo che i ragazzi di Bondeno avevano preparato per Oscar, tutti gli invitati dovevano avviarsi in chiesa per cercare di rendere la scena più verosimile possibile... Quindi quando Matteo, il mio migliore amico, è tornato a prendere me e mio padre, sono erano già le 10.45... Ma il quarto d'ora di ritardo accademico non si nega a nessuno! 
Matteo aveva ricevuto precise istruzioni da Oscar :"Portala in chiesa qualsiasi cosa succeda!!!".
Appena l'Audi è arrivata davanti a casa dai miei, i vicini di casa rimasti a custodire il buffet, ed Ettore, mi hanno aiutata a salire; si sono mobilitati in tre per incastrarmi in auto! Mi sono resa conto solo lì di essere davvero ingombrante, ma quell'abito principesco non l'avrei scambiato con nulla al mondo. Comunque non avevo ampi spazi di manovra, dovevo stare seduta su un fianco senza poter appoggiare la schiena, me ne stavo rigida impalata con la faccia attaccata al finestrino, secondo me, vista da fuori, sembravo lì, lì per esplodere !
Nonostante il ritardo abbiamo deciso di percorrere tutta la via principale del paese e di strombazzare nei punti strategici per "scacciare gli spiriti maligni"!
Man mano che ci avvicinavamo vedevo le macchine parcheggiate ovunque e uno stuolo di gente in attesa non solo sul sagrato , ma anche dall'altra parte della strada davanti alla chiesa, inutile dirvi che l'emozione stava toccando i massimi livelli, il cuore mi saltava dietro allo sterno come un animale in gabbia, anche se avevo braccia, spalle e schiena scoperta avevo un caldo innaturale, poi è successo l'impensabile.
Appena ho visto il viso di Oscar mi sono rasserenata, sono tornata, in una frazione di secondo, completamente a mio agio. Lui era lì sorridente, visibilmente emozionato è bello come il sole, pronto a consegnarmi il bouquet, ed io mi sono sentita nel posto giusto, al momento giusto... Con la persona giusta!
Esattamente come il giorno in cui è nata Penelope lui rappresentava la mia forza, il mio punto fermo, tutte le mie certezze, così sabato mattina è riuscito ad infondermi sicurezza e tranquillità , proprio lui che durante le prove aveva gli occhi lucidi e rabbrividiva ogni volta che pensava al grande giorno.
Mi ha aiutata a scendere, mi ha guardata come solo lui sa fare e mi ha fatta sentire bellissima.
Mio padre è stato bravissimo! Non ha mai pianto, si è messo alla mia sinistra e mia ha accompagnata all'altare con passo fiero mentre risuonava in chiesa la marcia nuziale di Mendelssohn ... Poi arrivato all'altare, ha visto Nicole in una valle di lacrime, la mia testimone, ed ha pianto anche quelle che non aveva versato a casa! 
La messa è filata abbastanza rapidamente, io ed Oscar eravamo molto complici, sguardi fugaci, sorrisi d'intesa, in genere lui dice quello che io penso, in quel momento nessuno dei due aveva bisogno di parlare.
Il prete è stato molto convincente, la terza volta che ha detto che stavamo diventando un'entità INDISSOLUBILE mi sono sentita ipnotizzata, tant'è che le mie promesse le ho praticamente urlate perché non sono stata in grado di tarare il volume della voce. 
SÌ!!! 
Ad un certo punto mi si sono seccate le palle degli occhi, delirio! Ogni volta che sbattevo gli occhi sentivo le palpebre grattare sulle lenti, gniccavano come i piatti lavati con lo Svelto, temevo che da un momento all'altro sarebbero schizzate sul banchino. Speravo che il prete dicesse qualcosa di commovente per poter piangere un po' ma lui stava lì ad incutere timore in nome del Principale a chi avrebbe tentato di dividere ciò che Lui aveva unito, che anche io mi sono un po' spaventata, e comunque il ditone dell'Altissimo che puntava dall'alto verso di noi non era un'immagine commovente.... E così mentre diventavo un tutt'uno con Oscar, mi sentivo legata indissolubilmente anche alle lenti a contatto! 
Terminata la messa abbiamo fatto quelle 1500-2000 foto nei pressi dell'altare, con il prete, con i genitori, con i genitori senza prete, con Penelope e i genitori, da sola, con lui, con lui e con Penelope seduta, con Penelope che non ne poteva più ... Tutte le combinazioni possibili inimmaginabili per far dispetto agli ospiti visibilmente affamati!
Anche io in realtà iniziavo ad avere fame, poi Grechi (il fotografo), mi aveva detto che al ristorante facevano delle salsiccette buonissime ed io credo di essermele anche sognate! 
Comunque gli invitati si sono sfogati a dovere e quando siamo usciti ci hanno coperti con una sassaiola di riso, sentivo i chicchi che entravano nella scollatura dell'abito e scendevano direttamente nel sottogonna, anche perché, possiamo dirlo serenamente, sotto il corpetto avevo il vuoto, un buco nero, i mulinelli di vento come far west, le tette finte dell'abito erano una fedele riproduzione del corpetto indossato da Madonna all'epoca di Like A Virgin  ... Ad Oscar è andata peggio, a lui il riso l'hanno scaricato direttamente tra "coppa e collo". Aveva tanto riso nella camicia che potevamo sfamarci per mesi!
Baciati tutti gli ospiti (3 baci per 154 teste) ero praticamente struccata, la mia estetista di salvataggio, Valentina, mi ha ristrutturata, mi hanno ri-incastrata in auto (aveva iniziato a piovere quindi questa manovra è stata meno delicata della prima) e finalmente siamo partiti... Verso la Regina Del Bosco? No! Verso Finale Emilia!!!

(Fine seconda parte)




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