Ettore

Ettore

venerdì 30 gennaio 2015

È un mondo difficile!

La mia vita è costellata di esempi che affermano in continuazione che "Sì, Oscar è l'uomo della mia vita!" e "Sì, gli uomini nella loro semplicità, non sempre vivono meglio di noi!" .
Perché questo è un mondo che si evolve, un mondo che corre in una direzione ignota, che cambia rotta mentre è in corsa e giorno dopo giorno regala novità . Che lo vogliate ammettere o no, questo è un mondo al femminile! Contorto, mutevole, pieno zeppo di postille! 
L'abbiamo già detto un miliardo di volte, gli uomini e le donne non si somigliano neanche, e soprattutto, nel pisciare!
L'uomo è :
Lei:"Ciao amorino mio, com'è andata oggi?", lui:"Tutto bene tatina!"
Stop, fine della discussione. Potrebbe aver avuto una giornata di merda, la più brutta della sua vita, ma ha già archiviato tutto e ora, a casa dalla sua famiglia, va tutto bene! 
Invece la donna:
Lui:"Ciao amorina mia, tutto bene oggi?", lei:"Ma sì dai!"
Auguri! Un uomo potrebbe prendere per sufficiente questa risposta, ma commetterebbe un grave errore perché dietro a questa risposta c'è un mondo intero, il suo cervello ha covato il rancore per tutto il giorno, ha rimuginato senza sosta 8 ore e ora, naturalmente, lei vuole condividere questo malessere con te! 
Per non sbagliare guardatela bene in faccia, se le pulsano le vene delle tempie siate più lecchini possibile, mettetela a sedere sul divano, offritele l'aperitivo e mentre le massaggiate i piedi chiedetele nuovamente di raccontarvi cos'è successo. Le donne adorano sfogarsi e ancora di più amano essere ascoltate, è per questo che ci troviamo al venerdì sera per chiocciare! 
Il mondo è un po' così! 
Ti fanno firmare la privaci, ma se leggi bene c'è scritto che i tuoi dati saranno utilizzati per indagini di mercato!
Se devi fare un intervento, ci si augura per stare meglio, ti fanno firmare che potresti anche rimanerci sotto i ferri, ma non sarebbe colpa del chirurgo, bensì tua perché hai firmato accettando il rischio!
Se chiedi un prestito alla banca te lo danno solo se qualcuno che ha esattamente quei soldi garantisce che al massimo li restituisce lui per te... Tanto varrebbe trovare questa persona è chiederli direttamente a lui ! E comunque tu glie ne chiedi 100, loro te ne danno 80, ma ne vogliono in dietro 140.... Perché? Perché di sì!
Creano posti di lavoro in cui sia specificata un'età massima, tipo 25 anni, ma pretendono l'esperienza!!!
(Ma lo sapevate che ci vuole la laurea per andare a fare il postino!? Non so se si sia diventato più difficile, impervio, psicologicamente impegnato, il lavoro in sè del porta lettere, o se sia così sminuito il valore del titolo di studio!)
Versi i contributi puntualmente all'INPS, ma quando ne hai bisogno, per esempio in caso di maternità, non te li ridanno! Ma come? Sono soldi che ti ho dato apposta per non andare a vivere sotto ad un ponte in casi come questi!!!  
Pensate ad un uomo che porta fuori una donna tutte le sere per sette anni, la riempie di regali costosissimi e quando si arriva al dunque lei non glie la da!!! Allora cara mia se vieni mandata a cagare fatti una domanda e datti una risposta!
Comunque Oscar, come tutti gli uomini, arranca in quest'universo di segnali ambigui.
L'altro giorno mi fa: "Chissà perché adesso tutti i popcorn li fanno micro?"
Ed io, a dargli corda:"Non saprei amore, che poi non mi sembrano così piccoli!"
Lui, prendendo fuori dal cassetto delle schifezze due confezioni di marche differenti:" Vedi c'è scritto MicroPop e qua Microwave!" 
Io....O_o....
Comunque è un mondo difficile, a tratti incomprensibile!

martedì 27 gennaio 2015

Am' ziga i occh!

Ieri, per radio, ho sentito un elenco di nomi illustri altamente allergici all'acqua, partendo da Brad Pitt, convinto ecologista sfottuto dalla sua stessa prole (ecco perché Angelina preferisce l'adozione piuttosto che l'accoppiamento con il pecorino sardo), passando per il bel vampiro di Twilight, che è così impegnato a fare spot, da non aver tempo di andare a fare shopping, ma neppure di far partire la lavatrice, pare, fino a Jonny Deep che però è ruzno per scelta.... Ed effettivamente il dubbio me l'ha sempre mosso! 
Diciamo che può capitare a tutti di puzzare un po', magari in una giornata molto calda,  oppure a causa di uno stress, o al termine di una giornata lavorativa particolarmente tosta, anche se da questa categoria sento di poter escludere tutti i lavoratori del settore terziario, oppure dopo cinque minuti che indossi una maglietta sintetica acquistata per ben 5€ su Wish (puro made in Cina). La mamma ce lo insegna fin da piccoli di lavarci bene le ascelle, mettere il deodorante e, nel dubbio, portarci dietro un cambio, ma pare che non sia una regola uguale per tutti.
Lo dico sinceramente, è successo anche a me e mi ha sempre provocato un notevole imbarazzo tanto che cercavo di isolarmi da ogni essere dotato di olfatto, di sbrigare ciò che stavo facendo e scappare a casa per potermi buttare in doccia, e perciò quando mi si avvicina qualcuno che pesta come Ettore dopo una giornata di mare, mi chiedo se abbia le nari felpate o se pensa che siamo tutti coglioni, in questo caso soprattutto quegli elementi che tentano di coprire l'olezzo con il profilo. Un mix ad alto potere conatogeno!
Comunque dopo la nascita di Penelope il mio corpo subì delle vere e proprie mutazioni, tra queste probabilmente anche l'attività delle ghiandole sudoripare, perché puzzavo come un bisonte bagnato, uno scaricatore di porto il 14 agosto, il ragù della mamma, e avevo due piedi inavvicinabili, tipo che me li lavavo almeno due volte al giorno, e con loro anche le infradito, ma anche da stesa, sul divano, sentivo il loro odore, credevo fosse Ettore, invece erano quelle due caciotte! Li odiavo, odiavo i miei piedi che giorno dopo giorno sembravano decomporsi senza un apparente motivazione, o almeno, non una motivazione valida.
Perché in realtà ,Madre Natura non lascia nulla al caso, e se c'è un senso indispensabile affinché avvenga l'imprinting tra madre e figlio è l'olfatto!
Allora io comprendo la necessità di amplificare il mio odore e capisco che tramite la voce delle mie ascelle Penelope riconosceva la sua mamma sviluppando con lei un legame fisico, evidentemente nel mondo animale la mamma HA DA PUZZÀ !
Ma i piedi?
Ho capito che, se si perdeva, la bestiola, poteva ritrovare la via d'uscita seguendo la scia che i miei piedi lasciavano impressa a terra, ma da che mondo è mondo un cucciolo di uomo prima di poter inseguire la mamma ci mette quei 8-9 mesi! E siccome le mie estremità si sono espresse solo nei primi tre mesi dalla sua nascita, fortunatamente, non aveva molto senso quest'optional che Sua Maestà Natura ha deciso di donarmi! 
Ecco, credo di poter aggiungere un altra simpatica caratteristica al periodo del l'allattamento, dopo gli svenimenti, la perdita dei capelli, e le tette che si gonfiavano in maniera alternata... La puzza, a prescindere dalle tendenze ecologiste!

Ps: Comunque lavarsi non significa intingersi, immergersi e lasciarsi accarezzare dalle acque, significa sfregare!!! 

sabato 24 gennaio 2015

Trovato l'abito allo sposo... Gara dura all'altare!

Finalmente è giunto il momento abito anche per Oscar.
Oggi pomeriggio ci siamo recati nel medesimo atelier dove ho preso il mio per vestire da sposo la mia dolce metà; accompagnati dagli sponsor, Mauro e l'Adriana (i suoi genitori), alle 17 in punto siamo arrivati trepidanti all'appuntamento.
Non eravamo gli unici, il salottino d'attesa era bombato di persone, abbiamo capito subito che probabilmente c'era stato qualche ritardo, ma siccome era sabato, non avevamo fretta, e si trova sempre un argomento per fare delle chiacchiere con l'Adri, attendere tre quarti d'ora non ci è sembrato poi così oltraggioso, come invece pensavano gli altri due sposi in attesa.
Anzi, intanto mi sono riguardata un paio di abiti di Pignatelli che volevo proporre all'assistente che ci avrebbe seguiti per darle una linea guida dato che vestire lo sposo SEMBRA più semplice di vestire la sposa, invece, considerati gli eventi, sono convinta che non lo sia.
Boh, sarà che mi sento talmente in pace con me e gli altri che tutto ciò che faccio si evolve con estrema semplicità e si conclude dandomi il massimo delle soddisfazioni, ma anche la scelta dell'abito mi è sembrata qualcosa di ... fisiologico: l'ho indossato, ho pianto di gioia ... È il mio, stop, non c'è altro da dire! 
Il fatto è che una donna che va a cercare il suo abito un minimo di idee le ha, quanto meno su cosa non vuole indossare, ma un uomo? Se fosse per lui potrebbe andare in chiesa in jeans, ovviamente non tutti, soprattutto se opportunamente seguiti e/o minacciati, ma i tipi che ho visto oggi sembravano alla gogna, loro in quel momento sarebbero stati più volentieri al bar! 
L'assistente, che aveva bisogno di qualche sorta di indizio per potersi muovere, gli ha chiesto se avevano delle preferenze e il loro sguardo di panico diretto alle compagne, seguito da un paio di suoni gutturali "Mmm- ah-mmm" , tipo Lurch degli Addams, denotava chiaramente il buio oltre la siepe che invadeva la loro testolina.
Potevi vederli sfilare per i salottini con i completi che gli avevano fatto indossare con la stessa postura di quei cani che quando li vesti da Babbo Natale si bloccano a zampe divaricate. E le fidanzate, utili come un ombrello di carta ciucina, continuavano a dire:"Mi piacciono tutti... Stai bene con tutti... Come sei bello... tu quale preferisci?", "Eh-mmmm-aaahhh-Mmm"! Paranormal activity!
Oscar non era come loro, lui è arrivato preparatissimo perché un paio di modelli li avevamo già studiati insieme, gli avevo già sapientemente somministrato alcune semplici nozioni di base tali per cui non poteva sbagliare, tipo che avremmo scartato pari pari i neri, o i simil frac ... Insomma è arrivato emozionato ed è stato partecipe! 
Anche gli uomini, come le donne, vengono fatti accomodare in piccole stanze insieme all'entourage, ma a differenza delle donne si vestono da soli in un camerino poi escono per farsi sistemare dall'assistente.
Tanto per non sbagliare ho mostrato subito alla nostra girl il modello di Pignatelli che ci interessava e, dato che non ce l'aveva, le ho chiesto di rimanere su quel genere scoprendo poi che praticamente partivamo dal top della collezione (che occhio che ho!!!), tutto il resto sarebbe stato semplicemente ... Classico, con il rischio che Oscar finisse vestito come uno degli invitati! 
In totale gli ha fatto provare sei abiti, quando è uscito con il primo è stata standing ovation, un po' come fu per il mio primo abito, abituata com'ero a vederlo sempre in jeans e felpa, quel figone in vestito a giacca mi ha riacceso nello stomaco tutte le farfalle che si erano un po' assopite!
Il mio fidanzato ha tutte le carte in regola per fare il modello... Se non respira! Ma non è un problema amore, lavoreremo anche su questo curvilineo particolare! 
Ne ha provati altri cinque, ma fra tutti solo tre hanno ricevuto la mia benedizione, poi ho salutato tutti e mi sono spostata da sola nella 'Sala dei ricevimenti' e li ho lasciati discutere in pace.
Beh? Pensavate che avrei scelto io l'abito da sposo per Oscar! 
Ehi, mi sottovalutate!!!
In questo modo sono sicura che abbia scelto un abito che gli sta d'incanto, ma mi riservo un briciolo magico di curiosità per il nostro giorno felice!

Ps: Oscar ogni tanto ti faccio girare per la casa con l'abito, così ammortizzi la spesa ... E diamo una botta di vita alle farfalle!!! 

venerdì 23 gennaio 2015

Il profilo del Man In Love

Relativamente ai social, una donna che si innamora non cambia molto il suo modo di porsi, melensa era, melensa rimane, oppure se era una vera rude girl al massimo la si vedrà postare foto "romantiche" di lei e il suo boy che si danno metri e metri di lingua sulla panca di una palestra mentre lei alza un bilanciere da 40 kg, piuttosto che al concerto di Marilyn Manson, o mentre abbracciano una carpa che ha il mio stesso girovita, ma la cosa non ci sconvolge più di tanto, perché la donna è fatta per l'amore!
Invece l'uomo, che fondamentalmente si accoppia solo per seguire l'arcano istinto riproduttivo, quando si innamora si trasforma, in certi casi diventa irriconoscibile ... e se lo conosci lo eviti!
Oltre ai chiari segni che mostra esteticamente, occhio languido, da gatto in calore residuo delle lunghe notti insonni trascorse in love, appallato ed offuscato simil pesce morto da un pezzo, sorriso ebete perennemente stampato in faccia, abbigliamento curato (ora si lava e si cambia quotidianamente), si pettina, anzi va addirittura dal parrucchiere, si sbarba... Ma i cambiamenti più eclatanti sono quelli che mostra su Facebook, che se prima era la vetrina dell'uomo single, dopo l'amore, si trasforma nel diario del cuore di Cucciolo, il nano ritardato.
Intanto cambia SUBITO la foto profilo, ora c'è un'immagine di loro due che si danno un casto bacio a stampo mentre sullo sfondo ha messo la foto dell'animale domestico di lei che odia, ma non lo ammetterà mai... Invece prima c'era una foto di lui tutto nudo a cavallo di una palma sulla spiaggia di Cayo Largo e come sfondo l'immagine poco sessista di quel percussionista che "suona" i culi di 8 barbagianne perizomate.
L'innamorato posta dalla mattina alla sera frasi scopiazzate da altre pagine vestendo i panni del poeta, che non è mai stato, e che probabilmente non capisce fino in fondo, ma se superano il milione di "mi piace" di sicuro faranno colpo anche sulla sua fagiana.
Butta la sua autostima in un universo parallelo dove il suo stesso avatar lo guarda con compassione ed inizia a mutare: si veste come dice lei , si pettina come dice lei, si mette in posa come dice lei permettendole pure di postare e taggarlo negli scatti più ridicoli.... Personalmente ho cercato di tirare fuori da Oscar, con scarsi risultati, l'hipster che in lui latita; gli ho preso le Converse, l'ho convinto a mettere almeno una volta una camicia a fiori, ma dopo una settimana di baffi è intervenuta mia madre!
Oscar, che a detta dei suoi amici è cambiato davvero tanto, è cascato subito nella trappola delle foto e nel tunnel dell' "Andiamo a fare shopping che ti faccio un regalo" (la camicia appunto), e non ha osato batter ciglio neanche quando gli ho detto che volevo un cane, che quasi sicuramente sarebbe diventato grosso come un vitello, cocciuto come un mulo, che ogni giorno trova un modo per impossessarsi di qualcosa e distruggerlo o per liberarsi di noi (per esempio quando ci ha chiusi fuori casa e abbiamo dovuto chiamare i pompieri). 
L'amore trasforma.
I più innamorati, però, si spingono oltre, si fondono indissolubilmente con l'anima gemella e cercano di condividerne anche i pensieri e le passioni.
Ho un amico fissato per le scie chimiche e per Salvini, che mi sembrano un connubio più che coerente, ma tra un post e l'altro di questi ci infila filmati di gattini che dimostrano senza grandi sforzi di essere molto più intelligenti di noi umani (soprattutto di Salvini) , tutto perché probabilmente la moglie dev'essere un'amante dei felini. Sta sempre lì a taggarla e tirarla in ballo sta povera donna, il bello è che, nei periodi di brodo grasso, lei lo considera due volte su cinque, ma lui non demorde!!!
Comunque sono sicura che quando lei riceve il messaggino di notifica, anche se si gratta in testa come a voler scacciare certi dubbi e quel non so ché di imbarazzo, anche se pensa che fondamentalmente hai quegli anni lì un pò per l'anima del cazzo, sa che la ami e la stai rendendo felice! 

Evviva gli uomini che perdono la testa per amore!

giovedì 22 gennaio 2015

Caro Carlo, c'eravamo tanto amati...

Per me Cracco era un un sex simbol, era David Beckham dei fornelli, Rocco Siffredi della cucina italiana, ma da quando l'ho visto condurre Hell's Kitchen Italia mi è caduto un mito.
Se vi è mai capitato di guaradare la versione americana, quella con Gordon Ramsay, già saprete di cosa tratta il format, ci sono un gruppo di deficenti che aspirano al ruolo di sou chef in uno dei millecinquecentomilamiliardi di ristoranti di Las Vegas, e in pratica vince quello che prende più nomi dallo chef ... e ne prende davvero tanti, tanti che ti chiedi se sti poveri cristi abbiano un minimo di amor proprio. Io capisco che da contratto questo ti debba mettere in croce, ma alla seconda volta che ti danno del "coglione" e tu non dici niente, inizio a pensare che un pochettino tu lo sia davvero. Comunque, Ramsay nei panni del diavolo incazzato fa davvero paura.
Hell's Kitchen Italia, come quasi tutti i programmi che scopiazziamo oltre oceano, è una ciofeca, ci sono sempre un gruppo di dementi, ma nel nostro caso si insultano tra di loro.
In tutto ciò il caliente Cracco dovrebbe fare la parte dell'uomo cattivo...chissà quando l'hanno scelto per interpretare questo ruolo a cosa pensavano? 
A Master Chef l'abbiamo sempre visto come il bello e tenebroso, non si è mai eccessivamente scomposto, sbraitava molto di più Barbieri, perché non gli hanno fatto fare una prova di cattiveria prima di fargli condurre questo nuovo reality?
La prima volta che ha alzato la voce ho visto il suo sex appeal sbriciolarsi come un vaso Ming... Il suo vocione roboante si è trasformato in un urletto stridulo e acuto... Solange mascherato da Carlo Cracco!
Oh my God!!!
Raccolgo i pezzi di una delle mie certezze infrante sperando che si rifaccia nei prossimi minuti ed invece un'altra scena distrugge per sempre la mia stima per lui: nella campagna piemontese si vede in lontananza, per pochi secondi quasi fosse un messaggio subliminale che il cervello cattura immediatamente, un personaggio a cavallo di un bellissimo destriero moro, sbatacchiato come un fantoccio in un tachicardico e scoordinato trotto, che più che Siffredi ricorda una delle sue collaboratrici... Su Siffredi !!!
Io ed Oscar ci siamo guardati:"Ma chi cazzo era quel robo a cavallo? CRACCO???"
Allora io mi chiedo: perché non hanno preso Bastianich ? Tanto in quei programmi lì ci va solo perché probabilmente li finanzia, non ci capisce un cazzo di cucina, e Barbieri non perde mai occasione per ricordarglielo, il suo piatto preferito sono gli spaghetti con le polpette!!! Ma almeno fa paura! Ha la faccia da serial killer!
Ricordo come se fosse ieri un provino della quarta edizione di Master Chef in cui, con una calma inumana, prese il piatto di uno dei concorrenti e lo lancio per aria come un frisbee ... Cambio d'inquadratura, Cracco stava con la mandibola a penzoloni e a Barbieri erano crepati gli occhiali ! 
Lui era l'uomo per Hell's Kitchen... Bastianich's Kitchen!!! 
Caro Cracco, per me possono toglierti anche la pubblicità della patata, non te la meriti più! 

martedì 20 gennaio 2015

Gli uomini e la loro primitiva percezione dei colori

Prendo spunto, solo marginalmente, da una discussione che ha infiammato Facebook (zona Bondeno City) relativamente alla novità della CMV, il sacchetto rosa, per parlare della percezione dei colori dei nostri compagni di vita.
Sì perché sto sacchetto proprio rosa non è, ma l'inventore dev'essere stato senza alcun dubbio un uomo, perché, si sa, loro conoscono solo colori primari e secondari e tendono a inserire e riassumere tutto il resto del mondo, con le sue infinite sfaccettature in questi grossi gruppi: rosso, giallo, blu, verde, arancione e viola.
"Amore prendimi la pochette fucsia per favore."
"Qua non c'è !" 
"Ma dai è davanti ai tuoi occhi!"
"Questa è rossa non è rosa!!!!" (E già si rifiuta di specificare il la tonalità di rosa)
"Ok amore, quella lì!" O_o 
Intanto, siccome sono intenzionata a rovinarvi la giornata e dato che quando dico certi nomi di colori, Oscar mi guarda come se fossi matta, farò pure la pignola e vi anticipo subito che il rosso primario si chiama Magenta e il blu, Ciano! Non sono due Pincopallo  messi lì a caso! 
Poi sono andata a controllare la gamma cromatica dei rosa per scoprire di che colore sono sti benedetti sacchetti e ho scoperto che esistono ben 28 tipi di rosa, ripeto 28 DIFFERENTI ROSA, escludendo pari pari tutti i viola e i rossi, ma pare che sto sacchetto non sia nemmeno fra questi, bensì rientri tra i rossi, più precisamente è un ROSSO VIOLETTO CHIARO! 
Quando si parla di tonalità , l'essere approssimativo degli uomini si ripropone senza paura. Non temono di fare gaffe ed effettivamente, esclusi quei poveretti che sono pure daltonici, non possono sbagliare! Vedono ciò che li circonda esattamente come i bimbi di tre anni che quando fanno un disegno spadellano il cielo con il blu, fanno una palla gialla, lasciano uno spazio bianco, ci mettono il prato verde e una macchinina rossa ... testa rosa.
Durante il nostro girovagare alla ricerca di una location per il matrimonio ci siamo fatti fare un preventivo in una bellissima villa in un paese vicino al nostro, ambientazione che comunque non si addiceva al mio tacco... Non ridete, provate a pensare di dover camminare una giornata intera con i tacchi a spillo di almeno 10 cm su un prato!!!
È devastante. Già mi ci vedevo, schizzinosa come sono, tutti gli invitati a festeggiare liberamente nel parco mentre io mi sposto lateralmente come i gamberi solo sulla passerella a"bordo campo", come un cane che corre sul bordo della piscina e non ha il coraggio di buttarsi! Oppure mentre cammino cercando di appoggiare tutto il peso sulle punte per non affondare. Comodissima .... No, no, no, no ,no , pavimento tutta la vita!
Comunque, dopo averci mostrato la villa, ci siamo accomodati in una stanza adibita ad ufficio dove abbiamo parlato dei particolari relativi all'allestimento , perché , io non lo sapevo, ma ti fanno scegliere proprio tutto, dalla tipologia di sedie, al materiale della posateria, credevo mi chiedesse anche se volevo la carta igienica profumata o fatta di carta riciclata! Arrivati al colore dei runner il tipo del catering ha dato ampio lustro delle sue conoscenze e si è presentato così: "Potete sceglierli oro, avorio, cremisi, vinaccia, glicine, pervinca, indaco, navy, ardesia, champagne o écru!"
Oscar annuiva ormai da un quarto d'ora e mi faceva un po' strano perché sul color écru anche io ho vacillato, poi l'ho osservato bene e in realtà ho notato che aveva la stessa espressione di quelle vecchie ed inquietanti bambole che se le corichi chiudono gli occhi, e annuiva meccanicamente come le tartarughe di legno che ti regalano al ristorante cinese, ma non stava ascoltando! 
Era in uno stato catatonico, tipo lieve attacco epilettico! 
Scanso equivoci, amore mio, noi si sceglie una classica e candida tovaglia bianca! Relativamente ai sacchetti dell'indifferenziata, io lo preferivo BLACK, con quello si andava tutti d'accordo, era uno dei pochi contesti in cui il "nero" univa anziché dividere, e poi si sa che sta bene con tutto!!! 

sabato 17 gennaio 2015

Ettore fai come credi!

Portare a fare la passeggiata il mio cane indossando boots dal tacco importante significa volersi male, rientra tra i tentati suicidi...però con classe!
Ettore non è un cane diseducato, capisce benissimo quando gli urlo PIEDE, ma non glie ne frega assolutamente niente. Se lui sta seguendo una pista, se ha visto qualcosa di interessante, e qua farei prima ad elencarvi cosa NON gli interessa perché lui adora tutto, dalla foglia secca che svolazza al postino in motorino, lui abbassa le orecchie , spinge in avanti la sua basellina pelosa più di quanto potreste immaginare, allarga gli occhioni cercando di imitare Bambi e parte! Venti kg di muscoli proiettati a tutta velocità verso l'infinito...e io con lui!
Ieri mattina si è sfiorata la tragedia per un non nulla!
Come dicevo sopra, indossavo i miei soliti stivaletti alti, ma "dal tacco comodo", cioè che slanciano, ma non ti impediscono di andare a fare una passeggiata anche lunghina, ovviamente bisognerebbe capire a che altezze siete abituate voi, care amiche,in my opinion diciamo che sotto i 10 cm, qualsiasi tipologia di scarpa rientra nella categoria SPORT! 
Tenevo Ettore a destra e due grossi sacchi del pattume nella sinistra... Asfalto un pelino sdrucciolevole... Complessivamente immaginate una situazione nata già in equilibrio precario.
Arrivati al bidone (attenzione) ho fatto il gravissimo errore di infilare il braccio nel guinzaglio, con il piede mi accingevo a schiacciare il comodissimo e per nulla pesante pedalone del bidone, quando mi affianca un signore a bordo di un furgoncino per gettare, anche lui, la monnezza.
Quindi immaginate la scena: il sono lì su un piede solo, anzi su un tacco solo, con l'altro stivaletto incastrato sulla sbarra ed entrambe le braccia per aria a cercare di spingere i sacchettoni nel bidone... 

Dal furgoncino scende il signore... 

Tragedia!

Un'esplosione di cuoricini negli occhi di Ettore, una frenesia incontrollabile d'amore per tutti gli esseri del creato manco fosse San Francesco, postura a missile, ovviamente, gli è corso incontro senza curarsi di quella figura che stava nella posizione " fighessa scaltra al bidone" legata indissolubilmente alla parte opposta del guinzaglio.
Mille passi traballanti piegata all'indietro che se uno m'avesse vista da lontano si sarebbe chiesto come facevo ad imitare così perfettamente Neo (Matrix) poi l'impatto con il furgoncino e finalmente il signore mi ha presa e rimessa in piedi.



Non sono caduta, ma ho guadagnato una figurina di merda di prima mattina che mi posiziona al primo posto nella classifica dei "Cani dall'aspetto innocuo che tentano di liberarsi del padrone creando falsi incidenti domestici!" 

mercoledì 14 gennaio 2015

La cerimonia... In teoria...

Sei fidanzata e sogni il giorno delle nozze? Oppure non sei ancora fidanzata, ma hai già grandi progetti per la tua ipotetica vita di coppia?
Fai una cosa, mettiti avanti e prenota il ristorante!
Domenica ho scoperto che tutti, ma proprio tutti, vogliono sposarsi il 5 settembre, in provincia di Ferrara, Modena e anche un po' Bologna .... E hanno prenotato la location due anni fa! 
Io non ero neanche fidanzata due anni fa!
Poi dicono che le coppie non si sposano più ... Non si sposeranno con rito religioso , ma a magnar fora ig va tuti!!!
Fatelo anche voi, date un giro di telefono a quel ristorante che vi piace tanto e fermate una data qualsiasi per il 2017, tanto fate in tempo a convincere il vostro boy, o, eventualmente, a trovarne un altro!
Mi ritengo fortunata che con tutte ste cerimonie in giro, pare che i miei invitati non abbiano altri impegni. No, perché con circa 170 invitati diventa anche difficile gestire le presenze, credo che spediremo con ben 9 mesi di anticipo le partecipazioni tanto per mettere un fermino... Quasi un parto
Praticamente domenica mattina, bella come il sole che non c'era, a gh'era na bela fumana, e come sempre piena del mio fanciullesco ottimismo, ho preso appuntamento per andare a visionare nel pomeriggio una villa e un ristorante, che sarà poi il luogo del ricevimento , senza però specificare la data dell'evento, nessuno me l'ha chiesta, così nella mia ingenua testolina gioiosa davo per scontato che tutto sarebbe andato come volevo, che avremmo avuto l'imbarazzo della scelta... A fine giornata dopo due visite e cinque telefonate era rimasto solo l'imbarazzo e una certa ansia, perché se inizialmente era vero che non mi interessava più di tanto dove fare la cerimonia , prendeva copro l'ipotesi ultima di festeggiare al campo sportivo di Scortichino! Un'amarezza!
Però siccome sono convinta che le cose non succedano a caso, c'è sempre un messaggio dietro agli eventi, qua tutti i segnali erano chiari: " il 5 settembre QUESTO MATRIMONIO NON S'HA DA FARE!".
Inutile dirvi che ho dormito malissimo, ho sognato ristoranti disponibili tutta notte, ma al mattino avevo chiara la soluzione : cambiare data!
Così, siccome io stavo andando a lavorare a Rimini, mentre Oscar era a casa , gli ho dato i compiti da fare :"Voglio andare alla Regina del Bosco, costi quel che costi, trova una data, qualsiasi essa sia andrà bene, sposta anche il prete e il fotografo, io penso alla band!"
Oscar è di un'efficenza disarmante, quando la sera sono rientrata, aveva anche disdetto le visite alle altre location.
Comunque ce l'abbiamo fatta, habemus location, e che location! Una roba da veri sboroni, senza considerare poi la tipologia di festa, insomma, cantante neo melodico escluso, abbiamo organizzato una vera cerimonia su stampo meridionale!!! 
Le feste al Castelo di Don Antonio (Napoli) mi fanno una pippa!
Ma per avere questa location abbiamo dovuto cambiare la data del matrimonio, posticiparla di un mese, roba da nient, da Settembre l'abbiamo portata in Ottobre, il mese dai colori calienti, ancora un po' e si cambiava anno!
Allora la giornata fatidica si snocciolerà a grandi linee così: 
Sveglia alle 5 dai miei, perché la notte prima delle nozze non si può dormire con lo sposo, io terrò la Penny, lui Ettore. Colazione con brocca di caffè numero 1, doccia e ultimo ritocco ai peli superflui sfuggiti, è probabile che con lo stress accumulato mi sia cresciuta anche la barba, lingerie da battaglia e camicia da notte in attesa della veste ufficiale.
 Moka di caffè numero 2, tra le 7 e le 10 trucco e parrucco, intanto mia madre starà già disponendo pastine, pizzette, beveraggio vario su tavoli, che metteremo probabilmente fuori, per l'arrivo degli invitati... Apro una parentesi, Oscar potrebbe anche organizzarsi in casa , io non posso fisicamente perché abbiamo invitati in rapporto 1:2 , cioè lui ha circa sessanta invitati, io tutti gli altri.
Mio padre inizialmente dovrà fare il babysitter ,ma stabiliremo con precisione il suo ruolo in base al livello di attenzione che dimostrerà quel giorno, se si sveglia ed inizia a piangere magari chiedo a mia cugina di arrivare un po'prima, comunque lui e la Penni si sveglieranno verso le 9... Con calma!
Oddio sono già emozionata!!! 
Alle 10.15 si raccolgono i primi cadaveri dal giardino di casa, emozioni forti e spriz di prima mattina possono risultare un mix fatale, e gli invitati si avviano in chiesa.
10.30 inizia la messa, mia cugina inizia a cantare (canzone a sorpresa) , di sicuro inizieranno a cantare anche gli ospiti. Oscar ha un primo tentennamento, guarda il lato della chiesa invaso dai miei parenti, per un attimo ci ripensa, ma io e mio padre compariamo all entrata della chiesa bloccandogli l'unica via di fuga, è in trappola, inizia a piangere!
Finisce la messa, foto in chiesa con testimoni e parenti ( minimo, minimo si stima un'ora di foto: chiamali tutti, recupera quelli che sono corsi fuori a fumare, quelli che sono già in macchina, mettili in ordine, fagli tenere gli occhi aperti...) , sassaiola di riso fuori dalla chiesa, bacia tutti... Ora che prendiamo le macchine e arriviamo al ristorante è l'una!
Aperitivo benvenuto, altre foto mentre corriamo liberi e felici nel parco del ristorante, recupera la Penny e cerca di mettere in posa pure lei... Il primo dei primi viene servito alle 14!!! 
Da qua parte una gara eno-culinaria che termina con il taglio della torta verso le 17! 
In premio il bouquet, lanciarlo non è più di moda, e comunque sarebbe inutile se le invitate che riescono ancora a stare in piedi ne vedono volare due o tre, non se lo piglierebbe nessuno!
 Dopo aver fatto tutto sto fondo si aprono le danze e iniziamo a smaltire i due primi, i due secondi, i contorni, il desser, la frutta, il gelato, la torta... e il freebar ... Poi alle 18 , si ricomincia con gli aperitivi e via così, fino alle 22!

Insomma NE RIMMARRÀ SOLTANTO UNO... Il proprietario del ristorante! 
Che figata !!! 




lunedì 12 gennaio 2015

La Spuslina


Sabato avevo il primo appuntamento in atelier per vedere qualche abito da sposa, l'idea, ovviamente, era quella di provare diversi modelli, magari passare per altri negozi, andare a casa, digerire i pensieri e con calma tornare per l'acquisto.
Ecco, anche stavolta ho avuto la certezza che il concetto "digerire con calma" non fa parte delle mie abitudini, proprio non ce la faccio, la signorina "tutto subito" ha colpito ancora , ma sono convinta che abbia segnato un gran gol!
Praticamente te arrivi in questo negozio pieno di vestiti da mille e una notte, ti fanno accomodare in un salottino insieme agli accompagnatori, che si siedono sulle poltroncine mentre tu vieni preparata dalle assistenti dietro ad un separè , poi si aprono le tende e tu appari, bella come il sole o brutta come i debiti, dipende. 
Appena sono arrivata mi hanno fatto notare che avendo avuto da poco una bimba forse non sarebbe stato semplice farmi provare un'emozione molto forte, perché ovviamente la nascita di un figlio è imparagonabile , ma dovevo cercare di ascoltare ogni sensazione .
Sono state due ore davvero divertenti e a differenza di quanto pensassi sono riuscita ad emozionarmi un bel po' !
Sono arrivata con l'intenzione di provare soprattutto abiti molto moderni, forme sinuose, avvolgenti da capo a piedi, tessuti vedo- non vedo, la schiena scoperta, insomma piuttosto sexy ed i primi mi hanno subito lasciata a bocca aperta. Con quelli di certo non sarei passata inosservata, Oscar avrebbe senza ombra di dubbio approvato e forse mi avrebbe anche chiesto di rimetterlo qualche volta in casa per fare le porcellate, ma il prete sarebbe svenuto... E forse anche mia suocera! Comunque l'idea era di rimanere su quella linea lí, porno-elegant.
Stavo quasi per gettare la spugna e darmi per vinta, perché l'abito che mi colpiva più di tutti (loro lo chiamavano il Bar Refaeli, perché in sfilata lo indossava lei, ed anche se non le somiglio molto mi difendevo bene, cosa pensate!) era nettamente fuori budget, quando mia madre, che è un po'come San Tommaso, inizia a curiosare tra gli abiti e propone alle assistenti di cambiare forma, perché per quanto fossero belli, per quanto mi valorizzassero in tutto il mio "giunonico" metro e sessanta, mancava sempre qualcosa.
Mi portano un modello che a vederlo sulla sua gruccia non diceva molto, non mi sembrava il cavallo vincente, le ragazze mi aiutano per l'ennesima volta a tuffarmici dentro ed appena abbasso le braccia a toccare il tessuto impalpabile della gonna, cosa che con gli altri abiti non potevo fare perché erano più aderenti, un brivido mi corre lungo la schiena:"Oddio, che gonna!".
Qualcosa in quel tocco mi aveva già cambiata.
Le mie mani fremevano su quella nuvola soffice, non vedevo l'ora di vedere tutto il resto, poi la tenda si è aperta e davanti ai miei occhi c'era una principessa!
La temperatura nel salottino era aumentata di una decina di gradi, il fuoco mi risaliva dal centro del petto lungo la pelle della gola, su fino al volto e in un attimo gli occhi mi si sono velati di gioia... Ero davvero una sposa con quell'abito ed ho capito che nessun altro mi avrebbe fatto provare quella sensazione.

E finalmente:"Allora, Denise, è quello giusto?"
"SI!"
Applausi

Non vedo l'ora di indossarlo di nuovo e di vedere la faccia di Oscar!

giovedì 8 gennaio 2015

La BRUM del capo...che sarei io!

Altri problemi che riscontravo spesso nei miei ex, oltre alle voci non troppo sexy e a quelli di carattere sessuale (effettivamente viene fuori una bella squadrina di mongoli se li mettiamo tutti insieme), erano quelli relativi al loro rapporto con le automobili.
Prima di avere l'Audi, avevo una Golf, ma prima avevo una Polo (se cambi macchina, economia permettendo, dovrebbe risultare un'escalation, ma se l'economia va avanti così mi sa che su quella attuale metterò radici) comunque, all'epoca avevo un fidanzato che guidava una scatoletta che non era neppure sua al 100% , vi attingeva tutta la famiglia , quindi lui usava sempre ... La mia! E gli fece gli stessi danni che uno potrebbe fare alla propria macchina, ma purtroppo io ero così rincoglionita da perdonargli tutto. Quando presi la Golf era talmente a disagio su quella macchina così spaziosa, se paragonata ai suoi canoni, che fortunatamente si rifiutò sempre di guidarla, comunque da lì non si andò molto oltre perché anche scarrozzare continuamente uno che gran figo non è, simpaticissimo neanche, cash in tasca Q.B., ma solo per i suoi strusci... Anche no, grazie! Facciamo che basta così!
Poi è arrivato quello con la guida sportiva, la prima volta che salii in macchina con lui andammo a Ferrara, furono i 20km più stressanti della mia vita, se paragonati al Rally di Montecarlo il percorso monegasco risultava una scampagnata, all'arrivo avevo più aloni io sotto le ascelle di quello che fa "Alto là al sudore!" .
Tutto un susseguirsi di frenate, scalate e accelerate in curva che la frizione (oltre a me) chiedeva pietà. 
"Sai a me piace la guida sportiva!","Mmmmavvvaffanculo va!".
La seconda ed ultima volta che uscimmo, dopo aver tentato per la milionesima volta di sorpassare un tir su una strada in cui non si vedeva neanche da che parte andava a finire, quindi era tipo da venti minuti che guidava attaccato al culo di sto bisonte e un po' sbirciava per poter sorpassare, poi scalava, il motore andava su di giri che credevo sarebbe schizzato fuori dal cofano, poi si spostava a sinistra, ma immediatamente si ributtava dietro il camion perché stava arrivando un'altra auto, insomma una sofferenza, tanto che pur avendo meno confidenza di quella che ho con il direttore della banca, sono sbottata :"Alla prossima curva in cui sento il corpo che asseconda la direzione della macchina, accosti, scendi e sta cazzo di macchina la guido io fino a casa!".
 Ma il THE BEST OF lo conobbi tra questi due geni! Più grande di me, anzi, più vecchio di me, tutto impostato, molto padre padrone, effettivamente con me non ci stava a dire nulla, ma a volte chissà cosa dice la testa! Comunque, avevamo la stessa identica auto, la Golf, cambiava solo la cilindrata, ma di fatto erano identiche; un giorno parlando di macchine, dato che entrambi eravamo intenzionate a cambiarla, se ne esce così: "Secondo me, nella coppia, solo uno dei due deve avere una macchina grossa, l'altro deve accontentarsi!"
(Cosa, cosa, cosa?)
Ed io, arroccata su una posizione dalla quale non avevo nessuna intenzione di scendere:"Bene, allora visto che io faccio anche 200km per andare a lavorare prenderò quella grossa, mentre tu che ne fai al massimo 7 ti accontenterai!"
"Eh no, non funziona così!"
Aveva ragione, non funziona così, infatti ho fatto in modo che funzionasse ancora meglio, gli ho dato dell'aria e all'ultimo appuntamento di confronto, quelli in cui comunque non ha più nulla da dire, lui è arrivato con la sua bella Golf nuova ed io con l'A3 ...ciao bel!!! 

Sei mesi...

Buon Complemese piccola, grande, Penelope.


lunedì 5 gennaio 2015

Il divezzamento

 Quando disperata giravo per la casa con mia figlia attaccata al seno come un pesce pulitore, come un polpo gigante adeso alle mie poppe, un'appendice aliena che si nutriva di me, le mie amiche già mamme cercavano di tirarmi su di morale parlandomi del divezzamento, argomento che in realtà mi riempiva di dubbi e paranoie, perché, parliamoci chiaro, per una persona che tra i fornelli si muove con serenità grossi problemi lo svezzamento in sè non dovrebbe darli, ma per una come me, di primo pelo, non va dato nulla per scontato!
Circa un mesetto fa è arrivato dall'alto il permesso ad iniziare questo percorso alimentare, mi è stato consegnato un foglio con le istruzioni da seguire passo a passo, esattamente come quando devi montare un mobile dell'Ikea, così, carica come una mina, mi sono fatta procurare tutto l'occorrente da Oscar (vedeste com'è bravo lui a fare la spesa!) e una mattina presto, da brava zdora, ho fatto il primo brodo della mia vita! 
Siccome non ho degli orari di lavoro che mi permettono di spignattare e soprattutto perché non conosco le mezze misure ho fatto subito 4 litri di brodo... Così! E passa la paura!...Quattro litri di brodo di nulla! Perché se lo fai, come da copione, con patate, carote e zucchine, l'acqua diventa un pò giallina, ha cambiato odore, ma fondamentalmente non sa di nulla.
Ok, fin qua sono stata bravissima, ho anche la fortuna che appena Penelope la siedi sul seggiolone lei apre la bocca ed aspira come un'idrovora tutto quello che le fai sentire, è di bocca buona la ragazza!
Poi nel foglio c'era scritto che appena la bambina si era abituata al cucchiaino potevamo passare le verdure e aggiungerle al brodo! Tutto chiarissimo!!! Siccome avevo fatto sempre quei benedetti quattro litri, che a fine cottura erano diventati due, e dovevo finirli prima di fare dell'altro brodo, siamo andati ben oltre la confidenza con l'attrezzo... Ora lo guarda con bramosia, me la immagino, se potesse parlare:"Cucchiaino di plastica verde non te temo, se te becco, te magno!"... Mentre sbatte senza grazia quelle manine cicciotte come una piccola coatta!
Comunque la seconda tornata di brodo, quella più saporita, l'ha fatta Oscar e diligentemente ha passato anche tutte le verdurine così da creare, in fin dei conti, un passato!
Apriamo un secondo una parentesi: la nostra vita è strettamente dipendente dalle deiezioni, ve l'ho già detto, se caghi, tutto gira a meraviglia intorno a te, se sei ermeticamente chiuso come una bozza di spumante, l'unica cosa che gira sono le balle. Ergo! Da bravi genitori, ci accorgiamo se ci sono dei cambiamenti nella popiz della donzella, perché la teniamo monitorata!!! L'ha fatta? Quante volte l'ha fatta?? Era liquida? Mucosa? Soda? Ocra? Verde? A pois??? Se ieri non l'ha fatta, oggi stiamo in allerta, io avviserei la protezione civile! Comunque se beve latte è normale che gli somigli , invece quando si inizia con le pappe la situazione cambia e l'impegno dimostrato dalla creatura diventa notevole ... Anche l'espressione non lascia dubbi: "Oscar guarda tua figlia, o sta spingendo, o sta tentando di piegare il cucchiaio con la forza del pensiero!" Insomma è importante darle il giusto peso.
Così il 30 dicembre, giorno in cui il virus gastrointestinale decise di impossessarsi di me, lo stomaco di Penelope fu inaugurato da tutte quelle pallide verdurine insapore... E il suo intestino ha iniziato a lavorare alla produzione dei nanetti come fosse un cinese!
No buono! Ok, no panic!
Un passo in dietro, il giorno dopo mia madre si è presentata a casa mia con una bozza di "brodo di nulla" minacciandomi di utilizzare solo quello per la SUA bambina ed effettivamente la cacca è tornata regolare.
A pensarci bene tutte mi parlavano di inserire una verdura alla volta, ma nelle mie istruzioni non c'era scritto di fare così !
Comunque ora gli do il passato di Oscar, quello che funzia meglio dell'Activia, ma lo diluisco con il brodo della nonna, così che le proporzioni degli ingredienti sono totalmente a culo, ma i nanetti sono qualitativamente e quantitativamente soddisfacenti... 
Riassumendo, avete presente quando state per installare un programma nel pc, forse molti no, comunque il computer ti chiede che tipo di percorso preferisci prendere e ti consiglia quello più pratico, per non addetti ai lavori, lo svezzamento della Penny sarà un po' così : c'è chi inserisce diligentemente un alimento alla volta, noi abbiamo il pacchetto verdure, il prossimo mese arrosti e brasati, ad aprile siamo pronti per caffè e amaro... Per il suo compleanno ostriche e Champagne !!!

domenica 4 gennaio 2015

La biologia non è un opinione

Mentre sono qua, seduta a terra ad osservare Penelope che si sposta con il suo buffo andamento "galanoide", ripenso all'articolo che ho letto ieri sera su Gioia e che mi ha fatto riflettere un bel po'.
Era un' intervista ad una ... Come posso chiamarla?... Biologicamente sarebbe una donna bella e fatta, poi che non sia sposata e si faccia chiamare "ragazza" è un altro paio di maniche, comunque a 37 anni ci si può far dare tranquillamente del lei. Insomma, questa ha deciso di farsi congelare gli ovuli, raccontava la sua esperienza e diceva che nonostante il prezzo che non rende la cosa un'opportunità "popolare", è una possibilità in più che non voleva precludersi perché prima doveva terminare il suo percorso professionale poi... POI COSA? POI COSA, DONNA MONONEURONICA?? POI SEI FATTA COME UNA GALLINA VECCHIA! STANCA E FIAPPA, PRONTA PER LA PENTOLA, altro ché, NON PER CORRERE DIETRO AD UN FIGLIO! 
Ecco io quando leggo certe dichiarazioni mi sale il sangue al cervello. 
È possibile che certe persone siano così egoiste da non riuscire a fare 2+2 , da non essere in grado di ragionare con obiettività !? Hai trentasette anni e devi finire di fare i cazzi tuoi, mi sta bene, ma metti che per terminare questo percorso ti servo altri 5 anni, metti che la prima inseminazione non va proprio a buon fine e passa un altro annetto o due, poi metti che, come spesso succede rimani incinta di due gemelli... Tu pensi che a 43 anni tirare su contemporaneamente due pargoli sia semplice? E quando ne avranno 15, nel pieno della bufera ormonale che li rende antipatici e instabili come l'uragano Katrina, e tu 58, cosa pensi di fare? E quando avranno bisogno di chiederti dei pareri relativamente al loro percorso, e tu che grazie all'età inizierai a sbatacchiare, e manco ti ricorderai i loro nomi, che aiuto pensi di dargli? E poi toccherà a loro avere dei figli, ma si troveranno a dover scegliere tra accudire te o farsi una famiglia loro.
Se non si era capito, non sono d'accordo.
Esiste un momento nella vita di un bambino in cui deve imparare che l'ERBAVOGLIO ESISTE SOLO NEL GIARDINO DEL RE! È bello essere determinati, perseguire un obiettivo, ma bisogna cercare di capire che certe leggi biologiche non vanno sottovalutate. 
Continuare a dirsi "Questo non è il momento!" significa posticipare egoisticamente la maternità per sempre, perché per una cosa o per un'altra non sarà mai il momento giusto! 
Fra l'altro, parliamone, la maternità è e deve rimanere un dono, un regalo che la vita fa alla donna, un pacchetto di momenti ed emozioni destinate solo ed esclusivamente a noi utero dotate e talvolta,purtroppo, non a tutte. La possibilità di donare la vita, non di possedere un figlio, perché i figli non sono cosa nostra, ma spetta a noi amarli e farli crescere nel migliore dei mondi, dandogli le regole di una vita sociale. 

Ps: Faccio un'ultima riflessione...Quando parlate davanti a loro, il vostro modus vivendi, quello che scrivete su Facebook , ricordate sempre che per loro è un modello, giusto o sbagliato, davanti ad i loro occhi diventa un assoluto... Chiedetevi se state dando il buon esempio... Riflettete anche voi! 

giovedì 1 gennaio 2015

Il virus gastrointestinale

Ed ecco che sta per terminare il primo giorno di questo 2015 che pare, per noi del cancro, non farà ne caldo ne freddo, ci è andata grassa l'intero anno appena trascorso, per quello che verrà il trend rimarrà invariato, non chiediamo troppo e baciamoci i gomiti! 
Intanto, però, io ho rischiato grosso! 
Martedì mattina ho staccato come da copione alle 11.30 e sono corsa a casa per pranzare con Oscar e Penelope, fra l'altro ero anche carica perché avrei dato per la prima volta la pappina alla pupa con dentro le verdure passate e non volevo assolutamente perdermi la sua faccia! 
Comunque arrivo a casa, la Penny sonnecchiava quindi noi adulti ne abbiamo approfittato per pranzare al volo, Oscar mi aveva preparato un primo presentato come un super piatto da stellina Michelin, piatto quadrato verde (a ghen sol quei lì) con timballino di riso e decorazioni con Grana Padano ... Che era solo del riso in bianco schiacciato in un coppapasta tondo, ma io non l'avrei mai fatto perciò era bellissimo!
Proprio mentre siamo a tavola inizio a sentire i primi fastidi addominali e mi dico:" Guarda che caso fortuito, proprio oggi che non sto bene di stomaco e il mio maritino, come un veggente, mi aveva già preparato il risino in bianco (che sarebbe anche il mio piatto preferito), siamo proprio in sintonia!" . 
Poi preparo la pappa alla Penny, cerco di "gustarmi" il suo pranzo nonostante le fitte crescenti, è uno spettacolo vederla mangiare, un esperienza sensoriale a 360gradi, nel senso che tra un cucchiaino di pappa e l'altro lei si ficca in bocca anche una manina, poi se la spatacca su un occhio e nei capelli; poi mi ci metto pure io che sono un filino maldestra, e nel tentativo di raccogliere il 30% di pappina che esce ad ogni cucchiaiata, glie la spalmo anche sotto al naso... Diciamo che per ora si salvano solo le orecchie! 
Adesso si è messa che a metà pasto fa l'uovo! La vedo che, ad un certo punto, schiva il cucchiaino poi si insacca tutta con la testa nel collo-che-non-ha ed emette un chiarissimo suono di sforzo pre espulsione, l'incarnito potrebbe trarre in inganno perché non diventa rossa, ma l'odore non mente! Ed ha iniziato a fare delle belle praline di wasabi, anche cambiarla, al momento, dà tante soddisfazioni!
Comunque dopo il cambio di culo, abbiamo terminato la pappozza e poi si è abbioccata.
Io intanto ho capito che quel leggero dolorino si stava trasformato in qualcosa di difficilmente sostenibile senza un adeguato supporto farmacologico ed ho iniziato ad assumere un mix di sostanze ad intervalli sempre più ravvicinati in base alle ipotesi che proponeva il mio cervello: sarà gastrite? Prendo due Gadral (eeevvvaiii!)! Forse mi stanno per venire le mie cose? Non ho dei Moment, prendo un'aspirina (che non è proprio la stessa cosa, comunque)... Oscar soffro vai a prendermi i Moment!
Nel frattempo il dolore era arrivato a livello 5!
La scala del dolore:
1-fastidio sopportabile
2- dolore non farmaco dipendente abbastanza fastidioso, del tipo che se sei fuori con qualcuno non sei molto di compagnia (l'uomo si ferma qua, per lui è già il livello massimo!)
3- dolore farmaco dipendente, ma compatibile con le normali attività quotidiane
4- dolore lancinante a pugnalata intermittente (tipo le mie doglie)
5- dolore lancinante persistente, lo stomaco è contratto e tu puoi solo stare arrotolata intorno ad esso ed assecondarlo... Non c'è santo!
Oscar arriva con il Moment e io mi prendo pure quello!
Insomma, morale della favola dopo 6 ore rannicchiata a letto deduciamo che mi sono beccata un virus, un pò anomalo perché non andavo né da sopra né da sotto, ma in compenso Penelope, forse per il cambio d'alimentazione, continuava a dare 'soddisfazioni' a raffica ed Oscar era nella merda vera e propria fino al collo.
Abbiamo chiamato tutti, sua mamma che era un'infermiera, la vicina di casa che è un'infermiera e mi ha dato un po'di pastiglie, mia mamma (la mamma è sempre la mamma), mia cugina che aveva avuto il virus la settimana scorsa e aveva dei farmaci in casa, il mio medico di base che mi ha ordinato per telefono dell'altra roba, la guardia medica che non ci cagava, mancavano la forestale e la costiera e tutti erano stati avvisati! 
Un affare di stato!
Povero Oscar, ad un certo punto ha guardato mia mamma e gli ha detto:" Non mi sento tanto bene!" E lei deve averlo fulminato con uno sguardo del tipo:" Non ci pensare neanche!".
Per fortuna alle 20.30, proprio mentre stavamo per andare al pronto soccorso è arrivata  una dottoressa pallida, pallida, alta, bionda ed asciutta come un'acciughina che muovendosi per il salotto con la grazia di una fata mi ha piantato due siringhe grosse come un dito nelle chiappe con la delicatezza di uno scaricatore di porto turco e non paga la seconda chiappa me l'ha fiocinata due volte! 
Ma posso assicurarvi che sentirsi dire :"Faccio un pò fatica perché sei molto tonica e c'è poca ciccia!" Mi ha dato una carica che poteva scazzare anche il terzo tiro! 
Poi sono svenuta perché la pera di Plasil più quello che mi ero già ingurgitata mi ha dato una botta di sonno micidiale. 
Qualcuno potrebbe pensare che non è finito molto bene il mio 2014, invece, nonostante il virus, Oscar era al mio fianco dandomi l'ennesima conferma di quanto sia speciale ed indispensabile per il mio benessere, Penelope non ha fatto i capricci anche se ha cacato come un criceto, mia madre è corsa ad aiutarci, era pronta a farlo anche mia suocera, la mia vicina è stata provvidenziale, anche mia cugina voleva venire a sfiocinarmi... Sono circondata dalle persone giuste al momento giusto ... e sono felice!