Ettore

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sabato 6 dicembre 2014

Poletti mi sposa... Ac curag!

In realtà era da un po' che se ne parlava, più che altro venivano trattati gli argomenti pratici della faccenda, il corso prematrimoniale, la data, la chiesa e/o il parroco in base alla leggerezza della persona, il numero degli invitati (che tutt'ora rimane la spada di Damocle), il ristorante , il viaggio, ecc... ma prima di rendere nota a tutti questa volontà di ufficializzare il nostro amore attraverso una cerimonia sacra, in nome di un credo piuttosto che dell'istituzione che s'è autoproclamata portavoce, stavo aspettando la fatidica proposta ufficiale.
Sinceramente negli ultimi giorni non ci stavo più dentro, mia madre sa tutto di me, sa quando divento stitica, sa quand'è stata l'ultima volta che io e Oscar abbiamo fatto l'amore, sa tutto quello che una madre/sorella/amica dovrebbe sapere, quindi tacerle la decisione di convolare a nozze era per me una tortura, ma Oscar stava tramando qualcosa e mi sono imposta di aspettare.
Da questo punto di vista il cancro è terribile, se abbiamo un'idea in testa, se vogliamo qualcosa, noi non siamo in grado di aspettare, prendiamo la tangente e guai a chi ci ferma... Finché non sbattiamo il musone, non cambiamo direzione! 
A volte mi sento un involucro di me stessa, mi sembra di avere una donnina dentro il cervello, il suo centro di comando, che mi spinge in avventure al limite della follia. Ve lo racconto tanto io non credo che ne avrò più bisogno, invece qualcuna di voi potrebbe prendere spunto, ma vi avviso che è roba da Wonder! Due settimane fa, un po' perché vedevo che Oscar sembrava non decidersi, un po' perché volevo fargli una sorpresa, un po' perché ho questa tendenza a fare le cose in grande e a farle diversamente da come le fanno gli altri, stavo per organizzare il matrimonio in sordina! Avevo a disposizione due weekend perché Oscar è in ferie, avrei avvisato i testimoni e i genitori di farsi trovare in comune tipo verso le 11, avrei chiamato Alan per "prenotare" lui e la sala, avrei prenotato un tavolo da Sabbioni per pranzo, e ad Oscar avrei tirato su una scusa tipo:" Amo, sabato dobbiamo fare un salto in comune che devo firmare della roba per casa mia!" ... Ci avrebbe creduto perché siamo sempre in ballo con ste case! Et voilà... Sorpresaaaaaaaa! 
Naturalmente avremmo poi rifatto il matrimonio con calma, con amici e parenti.
Poi mi sono detta:"No Denise, lascia fare a lui, per una volta, FAI LA DONNA!"
E ho fatto bene perché l'attesa non mi ha delusa.
Praticamente è andata così ( ve la racconto come se fossimo tutte un gruppo di amiche che si incontrano un venerdì sera e starnazzano fino a tarda notte): Oscar aveva prenotato in un Hotel lussuosissimo ad Abano, di quelli dove la camera più piccola è comunque più grande dell'appartamento dove vivevo il singletudine. Il pomeriggio di mercoledì , dopo aver fatto il bagno con tutta la sacra famiglia nella piscina interna ho deciso di farmi una nuotata in solitaria nella vasca esterna, iniziava a far buio, la piscina era tutta per me e quel silenzio, le luci sfocate attraverso la nebbiolina e il tepore dell'acqua creavano un'atmosfera magica. Quando sono rientrata, con la testa ancora intrappolata in quell'esperienza fatata, c'erano i miei amori che mi attendevano all apice della gradinata ( Oscar poi mi ha confidato che avrebbe voluto inginocchiarsi, ma 'la scala andava alla bassa!!!'), senza che io sospettassi nulla siamo tornati ai lettini, lui si è seduto davanti a me sorridendo e sorreggendo Penelope ha detto:" Cosa vogliamo chiedere alla mamma?" ... Io avevo già il groppo in gola, anche se sapevo che prima o poi me l'avrebbe chiesto ero emozionatissima, poi mi sono accorta che la Penni indossava un body che non avevo mai visto e su cui c'era la proposta "Mamma vuoi sposare mio papà" ( l'Accademia della Crusca trema e traballa, ma non è colpa di Oscar) e nello stesso istante mi ha messo l'anello gemello di quello che mi aveva regalato quando è nata la Penni, sapeva che volevo portarli insieme ... Figuratevi, in questa mega sala dove rimbombava anche il ticchettio dell'orologio , non potevo di certo mettermi ad urlare, ma potevo annuire e riempirlo di baci! Che uomo meraviglioso!
Poi ho chiamato mia madre! 

Ps: Come da tradizione, Oscar ha chiesto la mia mano ai miei genitori che hanno acconsentito, poi mio padre ha pianto e mia madre gli ha fatto notare che LA MERCE NON SI CAMBIA... Come da tradizione!  

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