Avete presente la domenica all'Ipercoop?
Allora prendete un qualsiasi giorno festivo all'Ikea e moltiplicatelo per tre! All'Ikea, se ti va male, ti inserisci in un flusso più o meno ordinato di persone che vanno tutte nella stessa direzione, male che vada ti ritrovi in meno di un'ora al ristopoint, anche se non ci volevi andare, e decidi comunque di prenderti una pausa caffè per rimuginare sul fatto che non hai visto un cazzo e che la tua non è stata una brillante idea!
L'ipercoop invece è caos allo stato puro!
Vado molto più volentieri dalla ginecologa a farmi fare un Pap Test!
Non faremo mai più un errore del genere.
La famiglia Poletti che previo pisolino ha deciso di partire alle 17 ha incontrato il primo ostacolo alla famosa quanto temibile rotonda di ingegneria, le macchine incolonnate si muovevano a passo d'uomo ... A passo d'uomo ubriaco, c'era chi cercava di infilarsi da destra, chi ci dava di clacson, chi tentava di arrampicarsi sulle altre auto e, ovviamente, anche tanti imbalzados che dormivano! Il Ferrarese che la domenica decide di prendere la macchina guida esattamente come quando, per il resto della settimana, va in bicicletta, cioè da culo!
Raggiriamo l'ostacolo allungandoci verso SanGiorgio, dall'altro lato della città, Penelope inizia a strillare ed io improvviso un pit stop direttamente nella culla, fortunatamente non ha scaricato nulla di consistente e il sollievo sopraggiunge appena sente il pannolino asciutto, per sicurezza la giro come una cotoletta e lei istantaneamente sviene! Apro e chiudo una parentesi: Noi abbiamo iniziato a dormire da quando abbiamo scoperto che la pupa preferisce riposare a pancia in giù... Eeeeeee lo so che le normative vigenti imporrebbero la posa supina almeno fino al compimento del 18esimo anno di età, poi l'enfant può scegliere responsabilmente su che lato dormire, ma la nostra ...è già avanti, punto!
Troviamo rapidamente parcheggio nel seminterrato e ci accingiamo ad entrare.
C'era il delirio! Ma non parlo della galleria, no, no, no, certo c'era un bel via vai, c'era pure un gruppo musicale, ma la star della giornata era il supermercato!
Appena siamo entrati ed ho notato che mancava l'ottanta per cento dei "Salva Tempo" ho capito che eravamo nella MERD!
L'Ipercoop è ufficialmente la versone 2.0 dei centri sociali.
C'era gente che urlava, che arraffava freneticamente i prodotti dagli scaffali, famiglie in gita, bambini che mangiavano da pacchetti di patatine, adulti che sorseggiavano il caffè gentilmente offerto dalla rappresentante della Lavazza, ectoplasmi che si trascinavano senza meta per le corsie, bocche aperte leggermente bavose, sguardi vuoti a fissare il nulla, carrelli che sbatacchiavano tra loro con disattenzione ed io che guidavo la carrozzina con il terrore negli occhi pronta a caricare il malcapitato che l'avesse anche solo sfiorata, come una cinghialotta che protegge la prole.
Bisogna anche dire che l'allestimento dell'entrata non aiutava di certo a mantenere la calma, o quanto meno destabilizzava quella tipologia di clienti, come me, che necessitano di ordine e di una certa disposizione logica dei prodotti per fare la spesa; praticamente tutto ciò che centrava con le festività imminenti era stato sbattuto fra il reparto elettrodomestici e quello della cancelleria in una riproduzione non troppo fedele dei Mercatini di Natale. Dagli abeti taroccati, alle ceste regalo da riempire, passando per una zona luminarie attrezzata di ogni addobbo possibile immaginabile, fino ai cioccolatini racchiusi in mega palline utilissime se volete regalare quelle 5/6 carie in più ai parenti lontani! Quando ci sono troppe cose messe lì alla rinfusa io non riesco a guardare nulla perché gli occhi non trovano un filo conduttore, così mi innervosisco e non compro!
L'idea era quella di prendere un regalino a Penelope prima di iniziare con la spesa, ma non immaginavamo di certo di dover affrontare il caos!La zona giochi si dipanava su una superficie calcolabile in ettari, nanerottoli di ogni età e dimensione, seriamente intenzionati all'acquisto di tutto ciò che proponeva il volantino, si muovevano come sputnik tra le corsie, rincorsi da genitori, anche loro pentiti di trovarsi lì, che tutto ispiravano tranne sentimenti natalizi.
In un primo momento la bolgia ci ha separati come in una prevedibile telenovelas, uomini da una parte, donne e bambini dall'altra, ero troppo lenta ed impacciata, non riuscivo a stargli dietro tra la folla, "Amoooooo! Amoooooo aspettaci!" ma non c'era più nulla da fare, Oscar procedeva a testa bassa servendosi del carrello come ariete e non poteva più sentire la mia voce; poi, improvvisamente ho scorto i detersivi in offerta e poiché non se li cagava nessuno, da lì sono riuscita a portare in salvo Penelope!
Arrivati al reparto ortofrutta ho annunciato ad Oscar che ero stressata e stavo per svenire!
Lui non si è scomposto:"Ti carico nel carrello!"
Fortunatamente non sono svenuta e procedendo nel reparto alimentari la folla è andata via via diradandosi...
(Riflessione)
...in pratica erano tutti lì per comprare delle cazzate!
Mai più!
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